Appello inviato per raccomandata r.r. al Presidente della repubblica. Le firme raccolte sono circa 2000
Alla cortese attenzione dello
Illustrissimo Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano
Signor Presidente,
Lei ci ha tanto spronato a difendere la legalità nella nostra zona, oggi Le rivolgiamo noi un appello per difendere i nostri diritti.
Il problema che Le vogliamo illustrare è quello relativo al “consorzio di bonifica integrale comprensorio Sarno”, istituito nel 1952 e commissariato da quindici anni precisamente dal 1992.
Il compito principale del suddetto consorzio è quello di svolgere la manutenzione sia della rete idraulica preesistente, che risale al periodo borbonico, sia delle nuove opere realizzate nel dopoguerra o più di recente dallo stesso consorzio. In linea generale l’ente dovrebbe svolgere tutte le attività finalizzate al miglioramento dell’assetto idrogeologico del territorio, competenze a cui sono preposti anche altri enti, come il commissario per l’emergenza Sarno, istituito nel 1998 dopo i fatti luttuosi di Sarno.
I consorziati sono soggetti ad un contributo di bonifica in relazione ai benefici diretti e specifici tratti dall’attività del Consorzio di Bonifica.
Tali vantaggi sono rappresentati dal beneficio di scolo e dal beneficio idraulico. Però il beneficio di scolo non può essere considerato diretto e specifico per i seguenti motivi:
in molte zone del territorio non esistono canali di scolo e in altri casi tale beneficio viene conseguito solo indirettamente attraverso canali che non sono di competenza consortile (fogne e alvei stradali); infatti i comuni sono responsabili della loro manutenzione e si interpongono tra cittadino e consorzio interrompendo la relazione diretta tra l’ente bonifica e proprietà privata.
In relazione al beneficio idraulico il pessimo stato di manutenzione dei canali principali è causa di ingenti allagamenti in vaste aree del territorio; inoltre la presenza di qualche vasca assorbente funzionante non genera un vantaggio diretto e specifico sugli immobili situati a svariati chilometri di distanza, né mitiga la situazione di dissesto idrogeologico ed emergenza ambientale che tutti conoscono.
Da ciò si evince quanto sia ridicola l’affermazione del consorzio che con la propria attività apporti salubrità del sito, sicurezza del territorio, agibilità e sicurezza delle vie di comunicazione, sicurezza e protezione delle infrastrutture, che si traducono in aumento del valore di mercato/reddito di ciascun immobile e nel mantenimento dello stesso nel tempo.
Pertanto all’arrivo delle cartelle esattoriali, l’indignazione della gente è forte e si traduce in più di quattromila ricorsi presso la commissione tributaria di Salerno; la tensione che si vive in queste zone è altissima perchè tutti sono coscienti del rischio a cui si sottopongono. Infatti, la Gest Line, incaricata del recupero crediti, nonostante abbia ricevuto le copie dei ricorsi presentati alla commissione tributaria ha inviato solleciti di pagamento con la minaccia di sequestro, nonché ipoteche sui beni dei ricorrenti.
L’esito dei ricorsi è alquanto incerto, infatti, la normativa è variamente interpretata e capita che ricorrenti che vivono nella stessa strada o addirittura nello stesso edificio abbiano esito diverso; ciò dimostra la volontà da parte di alcuni di imporre l’affermazione di chi detiene il potere, insensibile alle tante sollecitazioni a verificare lo stato reale del territorio e ad intervenire convenientemente.
Perciò, Signor Presidente, ci aiuti a difendere i nostri diritti, non ci lasci soli a lottare per la legalità, la democrazia e l’equità in questa piccola porzione d’Italia.
La ringraziamo e La salutiamo affettuosamente,
Associazione Territorio Libero – Pompei
Associazione Verdi Pompei
Seguono firme