da "il Mattino" - mercoledì 28/11/2007
CONSORZIO BONIFICA OK AL REFERENDUM ABROGATIVO
Pompei. La Regione dice sì al referendum abrogativo del consorzio di bonifica dell’agro sarnese-nocerino. Su una proposta dei Consigli comunali di Pompei, Gragnano, Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli, Bracigliano, Fisciano, Nocera Inferiore, Pagani, Calvanico, in provincia di Salerno, Montoro Superiore e Solfora, in provincia di Avellino, l’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, presieduto da Sandra Lonardo Mastella ha deliberato, all’unanimità, l’ammissibilità del referendum abrogativo popolare che ha per obiettivo la soppressione del Consorzio di Bonifica del Sarno. -La decisione stata adottata con delibera n. 503, lo scorso 25 settembre. L’atto entro il 15 gennaio 2008 dovrà essere trasmesso alla giunta regionale, guidata da Antonio Bassolino. Quest’ ultimo per il 31 gennaio 2008, con proprio decreto dovrà ammettere la richiesta di referendum e indire lo stesso, in una domenica tra il 15 aprile e il 15 giugno 2008. Con questa decisione la presidenza del Consiglio regionale ha in pratica accolto le tantissime richieste dei cittadini dei Comuni consorziati, che finalmente potranno decidere la soppressione dell’ente con sede a Nocera Inferiore, e eliminare al contempo il tributo per la bonifica, di cui non si riconoscono più le ragioni. La consultazione referendaria però potrebbe non svolgersi, per un’iniziativa della commissione ambiente della Regione, presieduta da Giuseppe Ragosta. Quest’ultimo, supportato dalle diverse associazioni di cittadini dei Comuni consorziati, sta preparando un emendamento da introdurre nella finanziaria regionale, per arrivare alla soppressione del consorzio di Bonifica, rendendo di fatto inutile la consultazione referendaria. In questo modo verrebbero risparmiati i costi per l’indizione di un referendum, il cui esito secondo Ragosta appare già deciso. Soddisfazione per la scelta dell’Ufficio di presidenza regionale, di indire il referendum, viene intanto espressa dai rappresentanti di tutte le associazioni territoriali che da anni hanno avviato una battaglia contro l’ente, e soprattutto contro il tributo richiesto, per un servizio di bonifica, a loro dire inesistente. Per tutti interviene Giuseppe Sabini, rappresentante dell’associazione «Territorio Libero» di Pompei, che annuncia «la nostra battaglia per eliminare un ente, che a nostro avviso non fornisce alcun servizio alle comunità consorziate, non si ferma qui. La delibera dell’Ufficio di presidenza è solo il primo passo per arrivare all’indizione del referendum, quindi noi tutti, incalzeremo la giunta regionale, e controlleremo affinché si approvino tutti gli atti per arrivare alla consultazione popolare». Il referendum per la soppressione del consorzio arriva dopo gli interventi della VII commissione regionale, presieduta da Ragosta, che alcune settimane fa effettuò un sopralluogo nell’area dell’ente consortile, nella zona tra Pompei, Castellammare, Santa Maria La Carità e Scafati. Ragosta constatò il degrado dei canali, la cui pulizia e manutenzione è affidata al consorzio dell’agro nocerino.
Antonio Morese