da "la Repubblica" -giovedì 29/11/2007
IL CONSORZIO DI BONIFICA FA ACQUA
«Che colpa ho se dal Cilento mi hanno mandato qui? - implora Gino Marotta - io di bonifica non sapevo niente, mi occupavo di parchi, poi designato da Andrea Cozzolino sono venuto a Nocera. Quanto guadagno? Netti 2159 euro al mese. Perciò continuo a fare il mio lavoro di mobiliere a Celle di Bulgheria, dove sono stato sindaco. Mi creda, è più facile amministrare il mio paese che questo ente... .
Da giorni il Consorzio di Bonifica dell’Agro sarnese - nocerino è sotto assedio: i l80 mila consorziati contestano il tributo, i sindaci di 36 comuni incitano a non pagare, i politici gli sparano addosso e gli avvocati dissanguano la cassa consortile con precetti e spese legali. «Nessuno vorrebbe pagare, - continua Marotta - pur ricevendo benefici dall’attività del Consorzio. Però se esonda un nostro canale, siamo costretti a risarcire i danni: abbiamo già pagato 100 mila euro a Nocera. Trovo ridicolo e assurdo che i sindaci invitino a boicottarci e che consiglieri regionali o parlamentari presentino interrogazioni contro... ».
Ma come si concilia che, malgrado i debiti, l’ente abbia 100 dipendenti, oltre 70 stagionali? Si concilia, dice Marotta, con le accresciute necessità e giura che lui, di assunzioni, ne ha fatte solo 9. Allora chi ha indebitato il Consorzio? «Non certo io - si difende il commissario -. Al momento delle consegne il mio predecessore, Leonardo Grimaldi, mi disse che i debiti ammontavano a poco più di tre milioni di euro. Non era vero: ho scoperto che erano 32 milioni, di cui 13,5 per il solo contenzioso. E intanto Grimaldi è diventato il consulente del consigliere regionale Guglielmo Vaccaro, che fa interrogazioni contro il Consorzio... ».
Cavalcando l’onda delle proteste, specie per gli effetti delle iscrizioni ipotecarie senza controllo, Vaccaro e Antonio Scala hanno puntato il dito contro Cozzolino: «La tutela idrogeologica è interamente finanziata dalla fiscalità generale — sostengono in un’interrogazione — e a nessun titolo può essere richiesto un ulteriore contributo». Pertanto chiedono di sapere «quali iniziative si vogliono finalizzare all’annullamento degli avvisi di pagamento impropriamente inviati ai cittadini, che sono stati legittimamente impugnati e che incideranno sui già tanto onerosi costi di gestione del Consorzio».
Con questi chiari di luna,e per far fronte ai debiti, Marotta pensa di utilizzare una carta segreta:
la centrale ortofrutticola dì Nocera-Pagani. Questa centrale (40 mila retri quadri di spazi) è un monumento alla bestialità di chi ha sperperato denaro pubblico: 25 miliardi di lire bruciati senza che la struttura abbia funzionato un giorno. « Ormai è tardi per recriminare spiega il commissario - Meglio trasformarla in un centro polifunzionale oppure alienarla: vale 6Omilioni di euro». A decidere sulla Centrale dovrebbero essere gli organismi consortili eletti, invece da 15 anni il Consorzio è terreno di pascolo dei partiti.
Quanto si dovrà attendere per il ritorno alla normalità? «Indirò le elezioni a gennaio - promette Marotta - e sono contento di passare la mano». - In realtà, mentre Marotta prende tempo, alla Regione sono in corso trattative per uscire dalle sabbie mobili dell’Agro. Come? Continuo scambio tra Andrea Cozzolino (Pd) e Luigi Nocera (Udeur). Scambio che può essere così sintetizzato: io do il Consorzio a te e tu dai il Parco fluviale del Sarno a me (privo di presidente per la rimozione di Raffaele Colticci). Si sta lavorando per questa soluzione dopo che, alla distanza, la spartizione di parchi e consorzi tra i partiti di maggioranza si è rivelata indigesta per - gli ex diessini- La lottizzazione venne gestita dal Richelieu di Bassolino, quel Costantino Boffa oggi deputato e allora capo di gabinetto del presidente. Alla Margherita toccò il Parco dei Monti Picentini, all’Udeur il Parco del Sarno e ai Ds il Consorzio di Bonifica dell’Agro. Perché Boffa pretese il Consorzio lo spiega oggi un dirigente diessino: «Perché Isaia Sales, il paganese consigliere di Bassolino, teorizzò che mai si doveva cedere all’Udeur quel Consorzio per non farlo utilizzare da Mastella come cavallo di Troia in una zona elettoralmente strategica. A Bassolino quell’ente serviva anche in funzione anti-De Luca, il sindaco di Salerno. Infatti Cozzolino nominò Marotta commissario proprio perché è un salernitano fedelissimo di Andrea De Simone e Bassolino.
Sullo scambio natalizio Parco-Consorzio l’assessore Nocera, originario di Sant’Egidio Mont’Albino, è ottimista: «Secondo me è tempo che la bonifica passi alla competenza del mio assessorato. Voglio anche ricordare che il Consorzio appartiene ai cittadini, non ai partiti, e che il commissario non l’ho mandato io ma Cozzolino. Marotta? Ha lavorato meglio dei predecessori, ma non conoscendo bene l’Agro noverino come lo conosco io, è diventato impopolare».Anche Sales è dell’agro nocerino e teme che possiate usare il consorzio come centro di potere... «Il nostro consenso non deriva dal potere ma dalla ramificazione nel territono — ribatte Nocera. — In quanto a Sales. beh, a lui piace scrivere libri e fare teoremi, perciò è stato bocciato alle elezioni... ».
Goffredo Locatelli