Appello sulle BONIFICHE AMBIENTALI

Utilità e ruolo dei consorzi di bonifica nella regione Campania

promotori Giuseppe Sabini e Santa Cascone (9 giugno 2007)


Clicca qui per andare alla sottoscrizione.

Prendendo spunto anche da battaglie  come questa, sui consorzi e il loro ruolo, si comprende  come sia  inderogabile,  da parte dei cittadini, la voglia  di riappropriarsi di una  vivibilità dignitosa nei propri territori. Diamo forza e rilanciamo la proposta contenuta nell'appello dei comitati ed associazioni che lottano contro ingiusticate tassazioni tenuto conto dell'attuale stato dei consorzi di bonifica in Campania.  In particolare sottolineiamo come il punto (4) della proposta (costituzione della Consulta Regionale sull'Ambiente) diventi un utile ed irrinunciabile strumento operativo e democratico di lavoro per la stesura di un piano partecipato di cura ambientale e riassetto del territorio.

Enzo Rosario Magaldi

Di seguito vi è il testo della proposta che puoi far pervenire al Presidente della Regione Campania, ai Presidenti delle Province ed ai Sindaci della regione Campania, semplicemente inserendo a piè di pagina i tuoi dati.

Grazie per la tua adesione.

(Clicca qui per vedere chi ha sottoscritto il progetto)

(Rassegna stampa Comitato)


Da tempo i cittadini proprietari di immobili (terreni e fabbricati) compresi nei confini di competenza dei Consorzi di Bonifica stanno ricevendo avvisi di pagamento e successivamente cartelle esattoriali relativi al tributo consortile che il consorziato è tenuto a pagare sulla proprietà a fronte di un beneficio diretto e specifico ricavato dall'attività di manutenzione svolta del Consorzio. Detto tributo di bonifica è calcolato come una semplice percentuale della rendita catastale degli immobili che, di fatto, trasforma il "contributo di bonifica" in una "imposta" di tipo erariale come l'IRPEF o l'ICI, illegittima perché contraria alla legge (R.D. 215/33) ed ingiusta perché senza alcun rapporto con i benefici arrecati (art. 12  L.R. n.4/2003). In pratica, anche se la giurisprudenza la differenzia dagli altri tributi, si tratta di una ulteriore tassa sulla proprietà.

Dopo anni di ingiuste tassazioni, i cittadini si sono stufati di essere trattati ancora una volta come “polli da spennare” e si sono chiesti : ma quali attività i Consorzi svolgono sul territorio quando basta una pioggia di breve intensità per allagare strade e far sondare i pochi canali esistenti? La risposta nasce spontanea: le proprietà ricadenti nei Consorzi di Bonifica non ricevono alcun beneficio o vantaggio dalla inesistente e precaria attività svolta dai Consorzi, ma incassano solo danni e disagi.

Tutto ciò ha spinto numerosi cittadini ad opporsi al pagamento del tributo consortile mediante ricorso alle competenti Commissioni Tributarie che dovranno decidere in merito.

I primi segnali sono positivi  e la battaglia sta continuando nelle sedi opportune.

La Regione Campania però deve fare la sua parte, in quanto in questi anni non ha eseguito indagine su tutto il territorio di competenza del Consorzio per verificare lo stato della rete scolante esistente e le effettive opere di manutenzione eseguite dal Consorzio.

L’appello che con il presente documento si vuole promuovere è appunto rivolto in primo luogo alla Regione Campania e poi agli Amministratori Locali sia di livello Provinciale che Comunale per sensibilizzare gli stessi alla soluzione della problematica sopra esposta ed in particolare evidenziare l’illegittimità compiuta del Consorzio di Bonifica chiedendo agli organi preposti (Presidente della Giunta ed Assessore competente) “per quale ragione ed in base a quale supporto normativo i Consorzi di Bonifica ancora oggi tentano di giustificare la richiesta del contributo consortile in ragione di una non identificata e non identificabile generica bonifica integrale”.

 Pertanto facciamo appello affinché gli organi competenti, preso atto di quanto sopra, procedano;

  1. ad effettuare una indagine su tutto il territorio di competenza dei Consorzi per verificare lo stato della rete scolante esistente e le effettive opere di manutenzione eseguite dai Consorzi;

  2. ad adottare tutte le iniziative necessarie alla immediata sospensione dell’esazione dei ruoli di contribuenza consortile emessi dai Consorzi che dalla verifica risulteranno inadempienti;

  3. Equa riparametrazione delle tariffe in base agli effettivi benefici delle bonifiche.

  4. costituire una consulta Regionale sull’Ambiente con i Movimenti e le Associazioni presenti sul territorio al fine di dotarsi di un “Piano Regionale di cura ambientale e riassetto del territorio" partecipato che  verifichi  le opere in corso e che  integri, li dove necessario, quelle in fase di programmazione di bonifica integrale e disinquinamento.

 

Pompei, 07 maggio 2007

Giuseppe Sabini e Santa Cascone

 


Chiediamo agli Enti preposti di considerare la proposta “Utilità e ruolo dei consorzi di bonifica nella regione Campania

Fiduciosi in un Vostro intervento, poniamo cordiali saluti.



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